Promosso da Collettiva e da Lettera22, il corso dura 24 ore ed è articolato in 8 lezioni, da mercoledì 8 gennaio 2020 a giovedì 30 a Roma.
Non più Londra, New York o Berlino. Per capire la direzione che sta prendendo il mondo occorre guardare a Pechino o Kabul, Dacca, Istanbul, Manila, Teheran, Srinagar oppure Hong Kong. Città-mondo in cui prendono forma trasformazioni economiche e sociali, tendenze demografiche e politiche che segnano una nuova rotta, fuori dalle coordinate euro-atlantiche. Dalla lotta alla crisi climatica ai nuovi mercati finanziari, dall’autoritarismo alle rivendicazioni della società civile, dalle nuove e vecchie guerre ai cambiamenti urbani, un viaggio in 8 lezioni nelle nuove città-mondo. Raccontate da giornalisti e ricercatrici con una lunga esperienza sul campo.
IL CORSO
Promosso da Collettiva e da Lettera22, associazione di giornalisti indipendenti specializzati sui temi di politica estera e cultura, il corso dura 24 ore ed è articolato in 8 lezioni da 3 ore – sempre dalle 17 alle 20 – e si tiene nella sede di Redattore sociale, in via degli Etruschi 7 a Roma.
1) Srinagar (Francesca Recchia), mercoledì 8 gennaio
2) Hong Kong (Ilaria Maria Sala), giovedì 9 gennaio
3) Istanbul (Lea Nocera), martedì 14 gennaio
4) Kabul (Giuliano Battiston), giovedì 16 gennaio
5) Tehran (Marina Forti), martedì 21 gennaio
6) Dacca (Giuliano Battiston), giovedì 23 gennaio
7) Pechino (Andrea Pira), martedì 28 gennaio
8) Manila (Paolo Affatato), giovedì 30 gennaio
I DOCENTI
Paolo Affatato, giornalista e saggista, è responsabile della redazione “Asia” nell’agenzia di stampa vaticana Fides e scrive per l’Osservatore romano, Vatican Insider, Gli Asini. È presidente di Lettera22, associazione fra giornalisti specializzata in politica estera e cultura. Autore di servizi e reportage su e dall’Asia, ha curato con Emanuele Giordana Il Dio della guerra (Guerini 2002), A Oriente del Profeta (ObarraO 2005), Geopolitica dello tsunami (ObarraO 2005).
Giuliano Battiston, giornalista e ricercatore freelance. è direttore dell’associazione Lettera22 e docente alla Scuola di giornalismo della Fondazione Basso a Roma. Collabora con l’Espresso, il manifesto, il Venerdì di Repubblica, l’Ispi. Tra i suoi libri, La sinistra che verrà. Le parole chiave per cambiare (con Giulio Marcon, mininumfax 2019); Arcipelago jihad. Lo Stato islamico e il ritorno di al-Qaeda (edizioni dell’asino 2017) e i due libri-intervista Zygmunt Bauman. Modernità e globalizzazione e Per un’altra globalizzazione (entrambi per le edizioni dell’asino).
Marina Forti, giornalista, ha lavorato per quasi trent’anni al quotidiano il manifesto. Come inviata ha viaggiato a lungo in Asia meridionale, Iran e nel sud-est asiatico. La sua sua rubrica terraterra ha ricevuto nel 1999 il Premiolino. È autrice di La signora di Narmada. Le lotte degli sfollati ambientali nel Sud del mondo (Feltrinelli, Milano 2004; premio Elsa Morante per la Comunicazione 2004) e di Il cuore di tenebra dell’India (Bruno Mondadori, 2012). Il suo ultimo libro è Malaterra. Come hanno avvelenato l’Italia (Laterza, settembre 2018). Collabora con Internazionale.it e altre testate.
Lea Nocera, docente, insegna Lingua e letteratura turca all’Università L’Orientale di Napoli. Collabora con Reset e, fino alla chiusura, con Lo Straniero. Ha collaborato con Corriere della Sera, MicroMega, Pagina99, il manifesto. Co-fondatrice di Audiodoc.it e di Kaleydoskop, rivista online sulla cultura e società turca. Autrice e traduttrice, tra le sue pubblicazioni La Turchia contemporanea. Dalla repubblica kemalista al governo dell’Akp (Carocci, 2011) e, come coautrice, #Gezipark. Coordinate di una rivolta (Alegre, 2013).
Andrea Pira, giornalista e sinologo, da oltre 10 anni si occupa di Cina e Asia orientale. Dal 2012 è socio dell’associazione Lettera 22. Ha scritto per il Riformista, il manifesto, Internazionale e China Files. Dal 2015 lavora a MF-Milano Finanza, seguendo per il gruppo Class Editori gli sviluppi della Nuova Via della Seta e scrivendo anche di cronaca economica parlamentare, finanza pubblica e partecipate italiane. È tra gli autori di A oriente del califfo. A est di Raqqa: il progetto dello Stato Islamico per la conquista dei musulmani non arabi.
Francesca Recchia, ricercatrice e scrittrice, dirige l’Institute of Afghan Arts and Architecture della Turquoise Mountain, a Kabul. Già postdoctoral research fellow alla Bartlett School of Planning dello University College di Londra, ha lavorato e insegnato in Iraq, India, India, Palestina, Kashmir. Si occupa della dimensione geopolitica dei processi culturali e di trasformazioni urbane e pratiche creative dei paesi in conflitto. Scrive saggi ed articoli ed è autrice tra l’altro di Picnic in a minefield e di A Little Book of Kabul (con Lorenzo Tugnoli).
Ilaria Maria Sala, giornalista italiana residente a Hong Kong. Collabora regolarmente con The Guardian, The Wall Street Journal, The New York Times e China File e cura una rubrica per Internazionale. Nel 2006 ha vinto il Bruce Chatwin Award for Travel Literature per il libro Il Dio dell’Asia. Religione e politica in Oriente: un reportage, e nel 2011 ha ricevuto il Premio Igor Man per il giornalismo. Per le edizioni della rivista Una città ha pubblicato i libri Lettere dalla Cina (2011) e Pechino 1989 (2019).
ISCRIZIONI e INFORMAZIONI
Il corso è rivolto a un massimo di 20 partecipanti.
La quota di partecipazione è di 200 euro, a cui va aggiunta la quota di 20 euro per il tesseramento con l’associazione gli Asini, che coordina le attività di Collettiva. I corsi di formazione sono aperti solo ai soci.
Ci si può iscrivere entro giovedì 2 gennaio 2020. Per informazioni scrivi a