“Molte persone mi chiedono per chi è il workshop, e se loro abbiano i requisiti necessari. Ho deciso sin dall’inizio di aprire i miei corsi a tutti. Quindi vengono allo stesso workshop: un fotogiornalista professionista, una bambina di 9 anni, le persone che hanno acquistato la prima fotocamera 3 mesi fa, gli appassionati che fotografano “da sempre”. […] Non conosco nessun metodo se non quello di mettersi ogni giorno in discussione, mettendo al centro della visione l’attenzione pura, quasi infantile, profondamente intuitiva, alla realtà. La fotografia è per me una questione di impegno, di pratica (la téchne dei greci, dunque, “l’arte” ma anche “il saper fare”), di meditazione, di sensibilità e di pazienza. Partiremo dalla base, dai punti cardinali dell’immagine: il Tempo e lo Spazio, in senso filosofico, visivo e tecnico. Parleremo di come ritagliare, inquadrare, selezionare il reale, quindi dello Sguardo, della soggettività” (Monika Bulaj)
Il workshop è aperto a tutti gli appassionati di fotografia, professionisti del settore e amatori che desiderano approfondire la propria esperienza visiva e conoscitiva dell’immagine. I partecipanti affronteranno le tematiche legate alla visione del reale, all’inquadratura e quindi allo sguardo e alla sua soggettività, sia da un punto di vista tecnico che filosofico-conoscitivo.
A partire dai lavori dei singoli partecipanti, da quello dei grandi maestri e da quello della stessa Monika Bulaj, il gruppo sarà guidato all’analisi compositiva e narrativa dell’immagine. È un percorso alla ricerca della propria sensibilità e della percezione univoca che contraddistingue ogni individuo, giungendo a capirne i possibili sviluppi in materia.
Il lavoro indagherà l’importanza di vedere la realtà senza trasformarla, senza contaminarla o stravolgerla in alcun modo; da questa tematica si discuterà quindi dell’etica del reportage e delle questioni morali annesse alla post-produzione, approfondendone anche l’evoluzione nella storia dell’immagine, nel linguaggio giornalistico e documentaristico e dei vari cambiamenti in tali ambiti.
Si lavorerà sul montaggio e sulla costruzione di storie grazie ai preziosi esempi tratti dalla narrativa, dalla poesia, dal cinema e dal teatro. In tale contesto si andranno a toccare le tematiche della progettazione dei lavori a lungo termine quali l’editing di libri, mostre, proiezioni, redazionali e preparazione di portfolio.
IL CORSO
Tenuto da Monika Bulaj, tra le più rinomate fotografe europee, il laboratorio prevede due giornate intensive, mercoledì 14 e giovedì 15 novembre dalle 11 alle 18, per un totale di 14 ore, e si svolge a Roma.
DOCENTI
Monika Bulaj. Fotografa, reporter e documentarista, Monika Bulaj (Varsavia, 1966) pubblica da diversi anni reportage sui confini estremi delle fedi, sulle minoranze etniche, i popoli nomadi, i migranti, gli intoccabili e i diseredati in Asia, Africa ed Europa
ISCRIZIONI E INFORMAZIONI
I corsi di formazione sono aperti solo ai soci. La quota di partecipazione al corso è di 200 euro, a cui va aggiunta la quota di 20 per il tesseramento all’associazione gli Asini, che coordina le attività di Collettiva.
Il corso è a numero chiuso: da un minimo di 10 a un massimo di 15 iscritti. Ci si può iscrivere entro martedì 6 novembre. Per fermare il tuo posto o per altre informazioni, scrivi a
Al termine del corso, ogni partecipante riceverà un attestato di partecipazione.